Storie di s francesco giotto biography

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Storie di s francesco giotto biography: He divided the saints

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Storie di s francesco giotto biography: An artist who played a

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Storie di s francesco giotto biography: The frescoes in the chapel recount

AssisiBasilica Superiore di San Francesco. Le pareti accolgono tre scene per campata, ad eccezione della prima, dove se ne trovano quattro. Gli affreschi vanno letti a tre a tre, ma le singole scene elaborano al loro interno una concezione dello spazio autonoma che si va via via perfezionando, sino ad arrivare alla scena che raffigura il Presepe di Greccio con il virtuosismo della croce raffigurata da un ardito scorcio.

Questa, trattenuta da una cordicella, sembra sospesa in equilibrio precario sul tramezzo che separa le due zone della chiesa. Erano infatti ben due le basiliche da affrescare, quella inferiore e quella superiore, e ampie e distese le parti di pareti non finestrate, destinate proprio ad accogliere le grandi scene figurate. Le Storie di San Francesco di Giotto.

Ma questo non ci stupisce: Cimabue era un capo bottega molto accentratore e quello che non dipingeva di sua mano voleva fosse dipinto alla sua maniera. Tuttavia, vuole la tradizione che Giotto abbia iniziato a lavorare come pittore autonomo proprio ad Assisi, distaccandosi da Cimabue. In mancanza di documenti, la vicenda va ricostruita in base agli indizi e alla logica.

Giotto era un giovane artista ambizioso e desideroso di affrancarsi da un maestro che non gli lasciava spazio. In altre parole, che sia passato dalla bottega di Cimabue a quella di Cavallini. Questi dipinti, con le Storie di Isaccosono oramai, quasi concordemente, attribuiti a lui. Giotto ottenne da Cavallini quello a cui aspirava: fiducia in lui e un incarico da artista autonomo.

Era ilcirca. I due affreschi sono diversi da tutti quelli che, sino ad allora, erano stati realizzati ad Assisi. Una pesante cortina incornicia la scena, costruendo una sorta di scatola tridimensionale. Si guardi solo il letto a baldacchinocircondato sui quattro lati dalla tenda riccamente lavorata, assicurata ai bastoni con un sistema ad anelli, o altri elementi apparentemente secondari, come i piedi di Isacco che tendono le lenzuola.

Una lunga tradizione storiografica, che risale al Rinascimento, attribuisce con sicurezza a Giotto il ciclo di affreschi con le Storie di san Francesco nella Basilica superiore di Assisi, che ricopre la parte bassa della navata.